mercoledì 4 aprile 2012

The Company. The Story of a Murderer


di Francesca Desiderio


Titolo: The Company. The Story of a murderer (La comunità dei naufraghi. Storia di un assassino)
Autrice: Arabella Edge
Editore: Picador, GB
Anno di pubblicazione: 2000
Pagine: 371
Lingua: inglese


The Company è la storia romanzata di un ammutinamento e di un massacro realmente accaduti nel 1629. Protagonista della macabra storia è Jeronimus Cornelisz, speziale esperto di polveri, droghe, preparati, di cui fa uso illecito per soddisfare richieste nella ricca e corrotta Amsterdam della prima metà del Seicento.
Formato durante l’adolescenza da Torrentius, amato mentore che lo inizia ai segreti della chimica, del cinismo e del libertinaggio intellettuale, esercita la propria arte fino alla condanna all’esilio per stregoneria e atti di magia. Si imbarca sulla Batavia, nave della Compagnia olandese delle Indie orientali, diretta verso le colone olandesi d’Indonesia.
La brama di impadronirsi del carico di oro e argento lo induce a escogitare con il capitano un piano per avvelenare gli oltre trecento passeggeri, ma, prima di riuscirci, la nave si incaglia in una barriera corallina al largo della costa australiana. I passeggeri vengono portati in salvo su un’isola, mentre il comandante della compagnia e il capitano si allontanano su una scialuppa in cerca di salvataggi. I superstiti, convinti della filantropia insita nel suo mestiere di speziale, investono Jeronimus del titolo di “capitano-generale” dell’isola, ma l’uomo, intimamente convinto della propria predestinazione al potere e alle fortune, approfitta della fiducia concessagli e instaura via via un regno personale.
Subdolo e ambizioso, pianifica di ridurre il numero dei sopravvissuti per razionalizzare le risorse. Lascia credere che un gruppo di persone mandate in ricognizione nelle isole vicine vi abbia trovato acqua dolce, e convince numerosi naufraghi a lasciare l’isola madre. Induce i restanti a rispettare le regole del consiglio da lui presieduto, arrogandosi il diritto di giudicare e condannare, grazie al sostengo di pochi fedelissimi. Dopo i primi omicidi per eliminare compagni divenuti sempre più sospettosi e scomodi, i fedeli seguaci praticano assassinii e violenze in modo sempre più spudorato, con il pretesto di mantenere l’ordine. Stupri, processi improvvisati, pene capitali decimano il numero dei naufraghi e non scalfiscono in Jeronimus la convinzione di essere un’anima buona, meritevole di riconoscenza per aver salvato tante vite, soprattutto quella di Lucretia, donna che mai cederà al suo corteggiamento, nonostante le attenzioni ricevute.
Jeronimus rigetta ogni accusa di violenza e si crede nel giusto, deride i credenti e irride al loro dio esaltando la libertà personale, in un crescente delirio di onnipotenza.
Intenzionato ad accordarsi con i naufraghi di un’altra isola per spartire le risorse divenute più scarse, si reca sull’isola a bordo di una zattera e lì viene catturato, proprio mentre sopraggiunge una nave di salvataggio capitanata dal comandante della Batavia.
Jeronimus sarà processato sull’isola stessa, condannato all’amputazione delle mani e all’impiccagione.


Note sul libro
L’autrice romanza abilmente un storia macabra per indagare sulla depravazione umana, offrendo dettagli storici e producendo un quadro psicologico di un uomo egocentrico, megalomane, carismatico e convinto della fondatezza del proprio pensiero e delle proprie azioni.

The Company. The Story of a Murderer è stato il primo romanzo di Arabella Edge, scrittrice nata a Londra e residente in Australia da circa vent’anni. Il libro, pubblicato nel 2000, è diventato un best seller in Australia, dove ha vinto nel 2001 il Commonwealth Writers’ Prize come miglior libro dell’Asia sudorientale e Pacifico meridionale.


Traduzione della quarta di copertina
Io, Jeronimus, preparo fiale e misuro polveri su bilancini di bronzo, distillo pozioni, mercanteggio oppio e arsenico. Damerini e imbellettati di Amsterdam mi cercano a frotte per rimediare cure, elisir d’amore, interventi per abortire figli bastardi e, ovviamente, veleni. Ah, i valeni…

The Company è basato sulla vicenda storica della Batavia, nave della Compagnia olandese delle Indie orientali affondata al largo dell’Australia occidentale nel 1629. Jeroninums Cornelisz, speziale trentenne, crea un brutale mondo anti-utopico a spese dei sopravvissuti, decimandone progressivamente il numero con inganni diabolici e scorte di arsenico.
Bagnata dal sangue di innocenti e malvagi, la comunità dei naufraghi sprofonda, con il peso della storia, nel cuore delle tenebre.