venerdì 19 agosto 2011

Stasi. The Untold Story of the East German Secret Police

di Francesca Desiderio


Titolo: Stasi. The Untold Story of the East German Secret Police (Stasi. La storia mai raccontata della polizia segreta della Germania dell’Est)
Autore: John O. Koehler
Editore: Westview Press, USA
Anno di pubblicazione: 1999
Formato: cm 15,2x22,8 brossura
Pagine: 460 Illustrato
Lingua: inglese


John Koehler, corrispondente della Associated Press a Berlino nel secondo dopoguerra, racconta la storia ignominiosa del Ministero della Sicurezza di Stato della Germania dell’Est, meglio conosciuto come Stasi (abbreviazione di Staatssicherheit, sicurezza di Stato), operativo dal 1950 al 1989, anno della caduta del muro di Berlino e del regime comunista nella DDR.
Questo reportage ben documentato rivela una conoscenza approfondita delle manovre compiute dalla Stasi ai danni del popolo tedesco, affinché il partito socialista potesse rafforzare il proprio potere dittatoriale. Sono descritte le attività organizzate sotto il controllo di Erich Mielke e con il sostegno dell’URSS (e all’URSS) dentro e fuori lo Stato tedesco. Mielke, figura dal passato criminale, fu il capo senza scrupoli di una macchina del terrore, che agiva tramite varie strategie operative: dall’istallazione di microfoni negli edifici al reclutamento, spesso forzato, di liberi cittadini come spie; dall’addestramento di uomini e donne per sedurre persone chiave al pedinamento quotidiano. In ogni settore della vita quotidiana, scuole, università, ospedali, aule di giustizia, la Stasi era ben infiltrata, tanto da muovere pedine e personaggi centrali - o eliminarli - secondo i propri piani. Personaggi in vista come dottori, giornalisti, scrittori, sportivi, uomini di chiesa e gente del popolo potevano essere oggetto di attenzione. In nessun altro Paese al mondo si produsse un simile meccanismo di controllo della società.
Nella lunga trattazione sono descritte anche figure chiave del regime o semplici cittadini passati alla storia per aver avuto il coraggio di opporsi, coraggio pagato con la libertà o la vita. E non mancano le critiche: l’oppressione dei tedeschi si perpetrò sotto gli occhi degli Stati occidentali, che sin dall’edificazione del muro di Berlino non vollero vedere l’opposizione popolare al comunismo. Il libro chiarisce anche la “politica estera” della Stasi: il finanziamento o la copertura di terrorismo internazionale e lo spionaggio ai danni della vicina Repubblica Federale, degli USA, della Nato, in Africa e in America Latina.
La rete capillare di spionaggio di semplici cittadini quanto di stranieri sospettati di tramare contro il regime diffuse terrore presso i tedeschi dell’Est e fu resa pubblica solo dopo la caduta del muro. Emersero gli orrori di persecuzioni, violenze e insospettabili manovre sulle vite delle persone, tanto che i tedeschi manifestarono senza freni la loro rabbia invadendo gli uffici del Ministero (oggi museo) e pretendendo i fascicoli riguardanti le loro vite spiate e la loro serenità rubata. L’opera è tuttora in corso, tanta è la mole di documenti raccolti dalla Stasi, e il popolo stenta a trovare giustizia, perché tanti documenti sono stati distrutti dalla stessa Stasi sul finire dei giorni della DDR, perché gli infiltrati e le spie erano anche persone comuni, perché tante condanne furono legittimate da un apparato giudiziario alleato del partito socialista, perché il lavoro di recupero dei documenti è immane, le accuse innumerevoli.
I dati riportati e le dinamiche descritte da Koehler fanno rabbrividire e lasciano intendere che questo capitolo della storia tedesca rimarrà una ferita insanabile nel cuore dei cittadini tedeschi. La trattazione è arricchita da fotografie, note e un utile elenco in cui sono spiegati acronimi e sigle. La scrittura di Koehler è chiara, inequivocabile, e lascia al lettore ogni conclusione, sebbene a tratti non riesca a trattenere qualche giudizio o emozione personale.

Traduzione della quarta di copertina
In questa avvincente trattazione, John Koehler descrive nel dettaglio le innumerevoli attività del Ministero della Sicurezza di Stato della Germania dell’Est, meglio nota come Stasi. La Stasi, piovra gigante che muove i suoi tentacoli sui tedeschi della Germania dell’Est per reprimere gli oppositori politici e arrestare centinaia di migliaia di cittadini, si è dimostrata un apparato di polizia segreta e servizi di spionaggio tra i più potenti al mondo. Koehler ne esamina attentamente le attività dentro e fuori la Germania dell’Est, senza tralasciarne i programmi di repressione interna, spionaggio internazionale, terrorismo e formazione dei terroristi, e operazioni speciali in America Latina e Africa. John O. Koehler è stato corrispondente estero per la Associated Press per 28 anni, con incarichi di direzione degli uffici di Berlino e Bonn. È stato anche consigliere del Presidente Ronald Reagan e responsabile delle comunicazioni durante la sua presidenza.